PAROLA DI MIKE!

Nelle scorse settimane abbiamo conosciuto due import dei GLS Dolphins 2025: Blake Eaton e Tyler Terhark. Il terzo che vestirà la casacca verde arancio in questa stagione che inizierà tra due settimane è Mike Gentili running back di 35 anni da Boston che ha una storia alle spalle che merita un approfondimento. Ce la facciamo raccontare direttamente da lui che ci accoglie nella sua casa tra Loreto e Porto Recanti dove si è sistemato con la compagna Isabella e due cani. <La mia carriere universitaria si era conclusa nella Bridgewater State University a venti miglia da Boston. Dopo la laurea ho lavorato nel mondo della vendita della tecnologia ed ho avuto occasione di spostarmi tra New York e Londra. Il football era un capitolo chiuso, come accade a tutti i ragazzi americani che dopo la laurea non hanno più occasioni di giocare se non in ambito professionistico o semiprofessionistico>. E poi che è successo? <Mio padre a cinquantasei anni è morto di cancro. Una malattia che ci ha riavvicinato molto nei mesi prima della fine, abbiamo passato molto tempo riguardando le partite di quando giocavo a football in high school ed alle università. Aveva ogni gara della mia carriera e mi ha fatto capire quanto era orgoglioso nel vedermi giocare. – Mike sorride con gli occhi lucidi – E’ stato un periodo molto intenso che mi ha cambiato profondamente e mi ha fatto decidere di cambiare completamente vita seguendo le passioni piuttosto che la carriera od una vita di città. Papà è morto nel luglio 2017 ed io tre mesi dopo mi sono trasferito a Roma dopo aver venduto casa, macchina ed essermi licenziato.> Impulso emotivo. <No, non direi. Ripeto avevo promesso a lui che avrei fatto di tutto per tornare a giocare seguendo la mia passione e così ho fatto. Mi sono presentato ai Ducks Lazio, ora Marines, che subito mi hanno offerto la chance di giocare con loro nel 2018. Sono entrato subito anche nel Blue Team incontrando tanti ragazzi eccezionali. Anche nel 2019 ho giocato a Roma poi sono stato chiamato in Germania dagli Unicorni di Schwäbisch Hall per il campionato del 2020 che però è saltato causa Covid. In Finlandia di contro si è giocato e quindi sono andato ad Helsinki con i Roosters. Finita la stagione li mi sono spostato con un contratto in Svezia e poi in Bosnia con i Rebels Bagnaluka. Un periodo nel quale ho giocato tantissimo in maniera quasi compulsiva>. Gentili prende fiato e riparte. <Poi è arrivato il momento della Spagna con gli Osos Rivas. Finita la stagione sono andato ad allenare gli Achei Crotone in Cif9 ma è arrivata la chiamata nella neonata ELF da Innsbruck con i Raiders. Da li sono tornato in Germania con gli Unicorni dove sono rimasto negli ultimi due anni (vincendo sempre la classifica dei running back della nazione ndr.). Tutto questo girovagare con un punto fisso che è stato il Blue Team con il quale ho vinto l’oro europeo due anni or sono. Insomma mi sono dato da fare>. Gentili ride a crepapelle di fronte alla nostra difficoltà nel trascrivere tutto il suo girovagare. <Abbiamo girato tanto Isabella ed io ed abbiamo riempito lo zaino di amici e di esperienze oltre a trovare in autostrada i due cani che ora vivono con noi>. Nel frattempo hai lasciato una segno indelebile nelle ultime due stagioni tedesche con gli Unicorni dove hai sempre vinto il premio come running back del campionato ed anche in Blue Team continui ad essere determinante. Come arrivi ai GLS Dolphins Ancona? <Da quando seguo il football italiano – continua il folletto di Boston – ho sempre sentito parlare in maniera eccelsa della città, dell’ambiente e della società. Tutti gli americani sono entusiasti quando si parla di Ancona, e non lod dico per piaggeria. Quest’anno compio trentasei anni, anche se me ne sento diciotto, e con Isa abbiamo deciso di cercare un posto dove mettere delle radici. Mio nonno era marchigiano di San Costanzo e sin da bambino avevo la mappa delle Marche in camera così quando si è creata la possibilità di giocare ad Ancona non ci ho pensato un attimo.> Hai deciso di non vivere più con la valigia in mano … <Si, vogliamo aprire un nuovo capitolo. Dopo un periodo iniziale di ambientamento nel quale siamo stati aiutati dalla famiglia Dolphins – Gentili parla a ruota libera – ho sostenuto un paio di colloqui di lavoro ed ho subito trovato una occasione stimolante. Anche Isa sta per sistemarsi e confermo che la regione Marche è una terra di opportunità. Sono molto soddisfatto di questo nuovo inizio.> Quindi una casa a tempo indeterminato, un lavoro gratificante, la compagna ed il football. Come direbbe George Clooney… “what else?” <Non sono venuto in pensione nelle Marche – l’ironia di Gentili è contagiosa – ho voglia di fare bene anche con i GLS sia come running back che come team leader. I due giovani import che giocheranno con noi sono azzeccati. Dal punto di vista atletico sarà il campo a dare la misura del loro valore ma sicuramente dal punto di vista umano sono perfetti. Sono venuti per giocare ma anche per fare esperienza di vita, senza pensare di trovare gli Stati Uniti in Italia, come capita a molti. Si sono completamente abbandonati e fatti coinvolgere da questo ambiente anconetano che è secondo a nessuno. Ora mi aspetto che anche i ragazzi di Ancona facciano lo “step forward” perché credo sia giunto il momento di puntare al bersaglio grande mettendo in primis impegno e dedizione, da parte di tutti. Ad ogni allenamento, ad ogni portata di palla, in ogni singola azione do il 100% e pretendo che lo faccia anche chi gioca con lo stesso colore della mia maglia>. Parola di Mike.

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