FINS UP CAMP 3, IL BILANCIO DEL CAPO CAMP RENZO GALLINA

A distanza di oltre due settimane dalla sua conclusione l’entusiasmo per il Fins Up Camp 3 è ancora alto e vivo in tutti i partecipanti.

Finalmente è tempo di un’analisi finale e chi meglio di Renzo Gallina, il capo camp, per farla.

Renzo, anche questa volta il camp è stato un successo
«E’ andato tutto al top. Molto molto bene. Abbiamo ottenuto il massimo che si poteva ottenere. Obiettivo raggiunto. E ci siamo anche migliorati rispetto allo scorso anno».

Cosa ha funzionato particolarmente?
«Tutto. La logistica, come la cucina. L’organizzazione in generale. Sarebbe davvero svilente per gli altri dire che una cosa ha funzionato meglio delle altre. Anche quest’anno tutto si è svolto nella massima sicurezza e alla tenuta San Cassiano abbiamo registrato zero casi covid. Le nostre procedure hanno funzionato molto bene».

Il segreto?
«Si è sviluppata una sinergia unica tra tutte e tutti. Dalla cucina agli altri reparti. Autentici legami tra persone dello stesso reparto prima e con le altre poi. Si è riso quando c’era da ridere ma si è stati molto molto seri quando c’era da lavorare. Le sfide al karaoke resteranno nella memoria di tutti noi. Non per ultimo però, mi preme sottolineare il rapporto che tutti sono riusciti ad instaurare con i ragazzi. E questi ultimi, al contrario di ciò che si legge sempre in giro, hanno anche valori».

Qualche esempio?
«L’ultimo giorno, di loro spontanea volontà, i ragazzi han pulito da soli le proprie camerate, esonerando dal farlo le ragazze. Qualcuna si è anche commossa per questo gesto assolutamente spontaneo Questo –va avanti Gallina- è lo spirito che speravamo di creare e che serve a noi. Questo è ciò che serve per essere un Dolphins».

E dal punto di vista personale? «Era la prima volta che partecipavo come capo camp. E’ stata un’esperienza straordinaria. Tutto è andato bene. E’ stato tutto molto impegnativo ma mai pesante. Ringrazio quindi Paolo Belvederesi, la Dolphins Ancona Academy e i GLS Dolphins per questa esperienza».

Ma qualcosa è andato storto? Anche una sola cosa?
«Devo dire di no. I piccoli intoppi sono stati superati in un lampo e tutto ha girato come previsto».

Facile quindi pensare che il prossimo anno assisteremo ad un Fins Up Camp 4.
«Credo proprio di sì. Ci stiamo già lavorando. Poi chiaro. E’ molto presto per dire come, dove e quando».

Ed eccolo lo staff che ha permesso lo svolgimento del Camp:

capo camp: Renzo Gallina;
covid manager: Paolo Belvederesi;
coordinamento cambusa: Max Cilla;
logistica: Stefano Pieragostini;
musica ed animazione: “DJ W” Walter Burattini;
foto e video: Germano Capponi;
train Connector: Leonardo Lombardi;
supervisor: Marco Olivieri;
cucina: Laura Antinucci, Francesca D’Adamo, Cinzia Marcucci, Rachele Pieragostini, Marinella Paulon, Rossella Valenzano;
service: Arianna Gallina, Arianna Polenta, Margherita Polenta;
fisioterapisti: Alessio Orlandini; Francesca D’Adamo.

Domani spazio ai tecnici che hanno istruito i ragazzi.

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