Un weekend di grande soddisfazione in casa Dolphins, per la prima volta nella storia impegnati su due fronti diversi in città diverse, grazie all’esordio assoluto della formazione Under 16 in partita ufficiale nel bowl di Grosseto. Undici ragazzi, nati tra il 1998 e il 2000, tra cui due “figli d’arte” di ex giocatori Dolphins degli anni ’80 (Andrea Gambelli e Tommaso Bugatti), sono scesi in campo per la prima volta nella storia Dolphins con casco e spalliera disputando il quadrangolare insieme a Marines Lazio (risultati vincitori del torneo), Condors Grosseto e Steelers Terni. Due partite, tanta emozione e tanta esperienza in campo per porre le basi del futuro per la franchigia anconetana. Due sconfitte, di cui una di strettissima misura, ma a questo livello il risultato conta relativamente. Prima partita contro i Condors Grosseto che prevalgono 36-16 e seconda partita contro gli Steelers Terni con vittoria che sfugge per un nulla, 32-28 il risultato finale. “Per noi è stata una giornata storica – il pensiero di Roberto Rotelli, allenatore dei “piccoli” – vedere in campo 11 ragazzi così giovani ci fa ben sperare per il futuro. E’ il frutto del grande lavoro iniziato da alcuni anni sia con le “Dolphins Experience” sia nelle scuole della zona. Oltre al presidente Lombardi, l’aiuto di Simone Domenichetti e di Stefano Serafini al campo permette ai ragazzi di crescere più in fretta. Siamo sicuri che le basi poste oggi daranno grandi soddisfazioni domani”.
Detto della U16, passiamo alla vittoria della formazione U19 che di fronte al pubblico amico ha prevalso sui Crabs Pescara per 34-6. “Gli abruzzesi erano reduci da un’ottima prestazione in casa dei Titans Romagna, dove avevano vinto per 32 a 0, mentre noi da una prestazione opaca contro gli Angels Pesaro – il commento di Andrea Polenta, allenatore della linea – era importante entrare in partita decisi e concentrati e dimostrare carattere da subito. E devo dire che nonostante l’assenza dell’ultimo minuto dei due runningback Valeri e Gbossa i ragazzi hanno serrato le fila, così è stato e la partita si è indirizzata per il meglio”.
Partono i Crabs con il possesso palla, ma subito un fumble del runner n° 33 viene ricoperto da Giorgio Arone e l’attacco dorico può entrare sulle 30 yards pescaresi, trovando un varco centrale per il primo touchdown di Jean Kpogo, trasformato da Nicolò Gambella (alla fine un buon 4 su 5 nelle trasformazioni al piede per lui). 7 a 0 e palla ancora a Pescara che trova un paio di buone corse e arriva sulle 25 Dolphins. La difesa anconetana a quel punto sale in cattedra e ferma i successivi 4 tentativi restituendo palla al proprio attacco, guidato da Filippo Burattini. Una corsa personale, un buon lancio per Tommaso Mosca, un’altra corsa di Kpogo e dalle 20 offensive un lancio direttamente in endzone per il touchdown di Diego Soffritti, bravo a catturare il pallone al volo. 14 a 0 e fine primo quarto. Nel secondo quarto i Crabs aggiustano i giochi e riescono a segnare grazie alle corse personali di Mattia Di Silverio che porta palla fino alle 20 Dolphins, da cui parte un lancio per Paolo Domenicone, molto bravo a ricevere e caparbiamente rompere due placcaggi tuffandosi in endzone con un terzo uomo aggrappato addosso. 14 a 6 con la trasformazione da 2 punti bloccata da Michele Mazzarini. L’attacco Dolphins si inceppa e viene costretto al punt, prima di rientrare negli spogliatoi per l’intervallo.
Il terzo quarto ritrova i Dolphins pimpanti, con soluzioni varie in attacco, con bei lanci per Nicolò Gambella abile a guadagnare extra yards dopo le ricezioni e buone corse di Burattini, Kpogo e Mosca, che permettono di muovere palla. Arrivano così altri 3 touchdown sempre su corsa, di Jean Kpogo, Filippo Burattini e Michele Luciani, linebacker prestato al ruolo di fullback. Ottima la prestazione della difesa che argina in ogni modo i runner pescaresi con placcaggi tempestivi di Niko Naci, Vittorio Vengust e Michele Mazzarini su tutti. Unica nota negativa della giornata la troppa foga a bordo campo dovuta anche alla storica rivalità del “derby dell’Adriatico”, che a fine partita ha fatto scattare una piccola rissa sulla sideline dorica, dopo un placcaggio giudicato fuori dal campo ai danni del qb dorico. La rissa, subito sedata prima di ulteriori conseguenze, è costata l’espulsione del centro Filippo Lombardi, che a fine partita è comunque andato di persona a scusarsi con la crew arbitrale e con gli avversari. Le due squadre hanno festeggiato insieme la partita con il rinfresco offerto dai genitori dei giocatori marchigiani a fine gara.