BATTUTI GLI UTA PESARO A DOMICILIO

Il derby dell’Adriatico ha espresso il suo verdetto: i GLS Dolphins si impongono agevolmente sui neo promossi UTA Pesaro, con il risultato di 25 a 36.
Domenica scorsa, dopo 29 anni, le due formazioni marchigiane si sono date battaglia in una gara valida per il massimo campionato italiano. Alla fine ha prevalso l’esperienza dei dorici che, seppur privi di giocatori fondamentali del calibro del WR della nazionale Michele “Iron” Marchini e del DB Riccardo Petrilli, sono stati bravi a capitalizzare alcuni errori degli avversari.
Il gioco chiave a metà del terzo quarto. GLS Dolphins, seppur nervosi ed imprecisi, in vantaggio per 21-19, costretti ad un punt di allontanamento. Il forte ricevitore pesarese Spada pecca di presunzione cercando, accerchiato dagli avversari, un ritorno improbabile e nel placcaggio perde la palla, regalandola ai GLS Dolphins a poche yard dalla meta.
Un vecchio adagio recita ”non sanguinare mai davanti ad uno squalo”, e così i Dolphins, rientrati in attacco, segnano la meta con il diciottenne Nocera su pass di Kasdorf, scavando un solco che non verrà più colmato dalla formazione pesarese.
Le due formazioni in campo hanno regalato una piacevole giornata di sport, offrendo al numeroso oubblico presente sugli spalti, un incontro ricco di colpi di scena e sempre giocato nel rispetto reciproco dell’avversario. In generale si sono affrontate due formazioni che si aspettavano molto dall’esito di questo match. Per UTA, in chiave salvezza, un risultato favorevole nel derby contro i più quotati GLS Dolphins avrebbe significato mettersi al riparo da spiacevoli, quanto possibili, patemi nell’ultima parte della regular season. Per i dorici una sconfitta nel derby avrebbe sancito il definitivo addio alla rincorsa ad un posto per i play off.
“Se vogliamo arrivare ai play off scudetto- dice senza troppi giri di parole a fine gara l’ex di turno Pierluigi “Pippi” Moscatelli- non possiamo fare altri passi falsi. Abbiamo ancora tre gare a disposizione e dobbiamo portarle a casa tutte. Questo è quello che ci aspetta dopo il vero e proprio incubo della partita di Torino della scorsa settimana. Sappiamo che sia Bolzano che Bergamo saranno due avversari molto impegnativi, ma credo che i nostri ragazzi abbiano capito come si devono approcciare ad ogni incontro, con l’umiltà e il necessario rispetto per l’avversario, ma anche con la massima fiducia nelle proprie capacità. La nostra è una squadra che, se mette il cuore in campo, se la può giocare fino all’ultimo con qualsiasi avversario. Ora ci godiamo questa vittoria che ci rimette in corsa e da domani iniziamo a mettere la testa sui prossimi avversari.”
La cronaca.
Prima del calcio d’inizio il previsto omaggio delle due squadre a Gianluigi Luchena, giocatore e allenatore delle due formazioni, mancato lo scorso anno, con la consegna da parte degli UTA Pesaro di una targa ricordo alla famiglia e alla società dorica.
Si parte con i GLS che vincono il sorteggio e vanno al calcio d’inizio. Dopo alcune fasi alterne di gioco, con le difese che dominano i rispettivi attacchi avversari, Venuto, il quarterback oriundo di Pesaro, trova con un lancio da 20 yard il ricevitore Matteo Spada, lasciato colpevolmente libero in endzone. Extra point no good e punteggio sul 6-0).
Nel secondo quarto, con i GLS Dolphins che stentano ad entrare in partita, i pesaresi allungano, ancora con un lancio di 13 yard di Venuto, questa volta per Iacovelli, l’altro americano in forza agli UTA. La trasformazione non va a buon fine e 12 a 0 per i pesaresi. Nel momento più difficile per i ragazzi di coach Rotelli, é Ryan Kasdorf a suonare la carica, trovando con un pass di 41 yard Medji Soltana, che riceve e termina la sua corsa in touch down. Morichi si incarica della trasformazione e si va sul 12 a 7. Prima del riposo i dorici assestano un altro colpo, sempre con Kasdorf, in netta ripresa dopo l’infortunio, con un pass di 11 yard sull’altro ricevitore Mosca. Morichi non perdona e si va al riposo sul 12 a 14.
Al rientro in campo i pesaresi partono in attacco e, dopo una serie di tentativi ben arginati dalla difesa anconetana, trovano ancora, sull’asse Venuto – Spada, il modo di tornare in vantaggio. Con la trasformazione di Leonardi, questa volta a segno, il risultato si fissa sul 19 a 14 per i padroni di casa. L’attacco dei GLS Dolphins sembra però aver ingranato, e continua a macinare yard. Di li a poco i dorici passano, questa volta con il WR Ruggio, imbeccato alla perfezione da Kasdorf con un lancio di 6 yard. Infallibile Morichi e punteggio sul 19 a 21. Dopo una serie di tentativi da un parte e dall’altra, l’episodio descritto in apertura offre un’occasione troppo ghiotta ai verdearancio. Per Kasdorf è infatti un gioco da ragazzi cambiare bersaglio e lanciare subito dietro la linea avversaria, questa volta per il giovane WR Nocera. Trasformazione da due punti di Kasdorf su Gianfelici e 19 a 29. Non ancora appagati i Dolphins trovano ancora la via della segnatura dopo un big play difensivo (intercetto di Amine Soltana riportato a poche yard dalla endzone). Kasdorf trova ancora Mosca con un lancio di 3 yard. Morichi trasforma e si va sul 19 a 36. A questo punto il coaching staff marchigiano decide di far fare esperienza ai tanti giovani a roster. Poco prima del fischio finale UTA trova ancora la via dell’endzone con un lancio di Fiordoro su Bertini per 8 yard.
Si chiude sul definitivo 25 a 36 che, come detto, rimette in rampa di lancio i GLS Dolphins in ottica play off.
L’andamento dell’incontro ha comunque messo in evidenza la buona organizzazione di gioco della neopromossa formazione pesarese, squadra solida che, con il tempo e la necessaria esperienza, potrà divenire un avversario da prendere con le molle.

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