Il beach flag football è la nuova grande iniziativa che i Gls Dolphins Ancona sono lieti di presentare al pubblico degli appassionati e non.
Per la precisione i due tornei introduttivi di questa disciplina sono previsti sabato 13 e domenica 14 luglio a Senigallia. Ma cosa differenzia il beach flag dal classico flag football? Principalmente dal fatto che si gioca in una sola metà campo, sono vietate le scarpe e ogni squadra può schierare solo 4 giocatori in campo.
Per saperne ancora di più abbiamo interpellato il direttore tecnico di tutte le rappresentative dei Dolphins Roberto Rotelli: «I tornei si svolgeranno nell’ambito della manifestazione sportiva degli X-Masters. La rassegna è dedicata agli sport estremi, ma noi parteciperemo portando il flag sulla sabbia, per la precisione al lungomare nord. Sono attese stando alle stime circa 30mila presenze in 2 week end».
Il coach prosegue: «Noi Dolphins saremo operativi ogni giorno dalle 10 alle 18. Ci saranno dei precisi spazi allestiti e verrà messo in vendita anche il merchandising dei Dolphins. Porteremo i nostri ragazzi che stanno piacevolmente svolgendo allenamenti al Mandela in formazioni miste. Pertanto i tornei saranno, diciamo così, interni al circuito Dolphins. Ci fa davvero piacere – sottolinea Rotelli – di essere presenti. Segno del buon lavoro che stiamo facendo nel territorio. E d’altro canto anche con il settore flag stiamo facendo un buon lavoro. Del resto ne sono la conferma le convocazioni nelle nazionali: abbiamo 6 convocati in rappresentativa flag maschile, una ragazza tra le under 15 e ben 9 convocazioni nella nazionale maggiore di tackle. Sono numeri che mi fanno piacere».
Rotelli cambia argomento, ma non l’intensità: «Questi ragazzi si meritano, dopo tutti gli sforzi fatti, questa visibilità. Ma sono anche cosciente che sono abbastanza forti per poter dire la loro in ambito nazionale. Il progetto a volte sembra irraggiungibile, altre scivola via contro il tempo. Ma se le cose sono fatte con passione, nella pura prosecuzione di questo nome che portiamo dietro da 40 anni, ecco che le soddisfazioni poi arrivano. Aggiungo infine che, se anziché pensare solo alle vicende calcistiche dessimo più spazio a questi sport cosiddetti minori, ma dove i ragazzi hanno un impegno superiore a quello di tanti altri sport… Ecco noi probabilmente non muoviamo i numeri economici del calcio, ma quando muoviamo la passione e vediamo lavorare bene i ragazzi siamo quantomai entusiasti di vederli crescere nello sport, al lavoro in ogni angolo della vita. Perché vedo che i ragazzi trovano serenità e spazi nella vita quotidiana. Magari qualche alto e basso, ma stiamo cercando di dare una mano a tutti negli impegni. Penso in questo caso – conclude – alle ragazze e ai ragazzi che continuano ad allenarsi nonostante abbiamo gli esami di maturità».
(Ufficio Stampa GLS Dolphins Ancona)