Perdono uscendo dal campo a testa alta i GLS Dolphins Ancona alla prima partita della stagione.
Sabato sera al Nelson Mandela hanno vinto i Panthers Parma per 10-14 ma i dorici non hanno di certo sfigurato, giocandosela alla pari dall’inizio alla fine con gli emiliani, tra le squadre favorite per il raggiungimento dell’Italian Bowl.
Il risultato in se è stato deciso nel primo tempo tanto che nel secondo entrambe le difese sono state protagoniste assolute concedendo zero punti agli attacchi avversari.
Partita molto bella, fluida, scorsa via tra l’entusiasmo dei presenti senza particolari momenti di noi.
Nei primi minuti del match l’emozione gioca però un brutto scherzo ai delfini. L’attacco subisce istantaneamente due sack sul quarterback Nelson Hughes e al passaggio successivo lo stesso Hughes non si intende con Mejdi Soltana. In pochi secondi di gioco effettivo si arriva così punt di allontanamento.
L’attacco di Parma macina yard su yard e appare inarrestabile guidato da Reilly Hennessey che sfrutta nei lanci Michele Canali e Vincenzo Ferraro e nelle corse Alessandro Malpeli Avalli. Ma giunti a poche yard dal touchdown, quando tutto sembrava compromesso per i Dolphins, il regista delle pantere cincischia, si crea un fumble che la difesa dorica recupera. Touchback. Si riparte dalle 20 yard e Hughes, lancio dopo lancio manda Dylan Albertson in touchdown e, con il successivo extra point trasformato da Cristiano Brancaccio si va in vantaggio per 7-0.
Un drive per uno risulta inutile finchè la palla non torna a Parma che al termine del drive Malpeli Avalli correre in touchdown. Il calcio di Teo Felli porta la partita in parità: 7-7.
Poco male perché al termine di una lunghissima azione i Dolphins vanno in vantaggio 10-7 grazie ad un field goal di Brancaccio.
Purtroppo per i Dolphins però il successivo drive dei Panthers si conclude alla stessa maniera del precedente: corsa in end zone di Malpeli Avalli e trasformazione di Felli per il 10-14 che chiude il primo tempo e che, come detto, sarà anche il risultato finale al termine della gara.
Nel terzo quarto la partita è combattuta tatticamente come non mai ma nessun attacco riesce beffare in maniera definitiva la difesa schierata davanti a se. Per i Dolphins si segnala un bell’intercetto del giovane Kristian Giardinieri.
Nella quarta ed ultima frazione di gioco la musica non cambia. I Panthers cambiano addirittura quarterback sostituendo Hennessey con il promettente Davide Rossi ma la musica non cambia. Il tempo scorre e Hughes inizia a lanciare a distanze medie come alte per trovare i propri ricevitori, riuscendoci. Si riesce ad arrivare a poco più di 20 yard dalla end zone nemica ma un fallo di Filippo Lombardi annulla l’azione dei Dolphins e anzi li costringe a partire 15 yard più indietro come penalità. Capita. Sta di fatto però che la partita virtualmente finisce qui.
Fermo restando che si era alla prima di campionato ed i coach troveranno di sicuro molte cose da migliorare, i delfini dorici sono usciti tutti dal campo tra gli applausi scroscianti del pubblico presente ed è giusto così. L’unica differenza in campo vista tra Ancona e Parma ieri è stato il risultato, non di certo le forze in campo od i gioco espresso.
Sul fronte dell’attacco da segnalare l’ottima intesa del quarterback con i suoi ricevitori. Oltre al citato Albertson infatti Nelson Hughes ha trovato spesso e con estrema facilità di esecuzione Emanuele Ginafelici, Mejdi Soltana ed Antonio Nocera. Bene anche Davide Gatto nelle corse.
Se si riuscirà a proseguire lungo questa linea coach Roberto Rotelli ed i suoi uomini potranno togliersi qualche soddisfazione.
Prossima partita domenica 17 marzo a Ciampino, Roma, contro I Ducks Lazio.