Con la netta vittoria esterna, quarta della serie su sei incontri di regular season disputati, la formazione giovanile Under 19 dei GLS Dolphins Ancona, stacca il pass per la post season. Ora da definire sul tabellone se i marchigiani avranno la sorte a favore e potranno così ospitare i Panthers Parma domenica prossima al Mandela, o se, nel caso di sorteggio non favorevole agli adriatici, se la dovranno vedere in trasferta sempre opposti ai parmensi.
L’incontro di Imola, che fino all’ultimo è stato in forse se essere disputato a causa delle pessime condizioni di un campo molto al di la della praticabilità (in altre discipline) per le abbondanti piogge della nottata precedente e di buona parte della partita, con tutte le difficoltà incombenti per chi doveva dirigere la gara oltre a vigilare sull’incolumità degli atleti in campo, si è potuto disputare grazie anche alla sportività di entrambe le Società che sono state davvero “catechizzate” dalla crew arbitrale prima di dare il via alle danze.
Sia Ravens, padroni di casa, che Dolphins, ospiti, dal canto loro hanno richiamato l’attenzione dei loro rispettivi atleti, ad osservare alla lettera il regolamento in campo, per evitare che ci potessero essere strascichi o polemiche, sia in sideline che in campo, sulle scelte arbitrali, in una situazione di assoluta emergenza, pena la sospensione della partita stessa, che avrebbe poi portato ad un recupero infrasettimanale, improponibile per entrambe le parti. Dalle indicazioni impartite ai due team dai rispettivi responsabili ne è uscita una partita corretta e giocata fino alla fine con intensità da entrambe le parti, nonostante il risultato non sia mai stato in discussione, con i GLS Dolphins sempre avanti dall’inizio alla fine, nonostante fossero, sulla carta, maggiormente penalizzati dall’impossibilità concreta di lanciare l’ovale, dovendo fare di necessità virtù, correndo quasi esclusivamente “dritto e forte” nel mezzo della difesa avversaria, con il runningback #44 Brancaccio, scatenato, autore di tre touch down consecutivi in apertura di partita.
Siamo certi, che questa è stata una di quelle partite che entra di forza nell’albo d’oro dei ricordi di ogni giocatore in campo, in un buio e piovigginoso pomeriggio di fine novembre, dove dopo ogni azione ti trovi costretto a sciacquare il viso se vuoi vedere l’avversario che ti sta di fronte.
La partita si è messa subito sui binari giusti per i marchigiani che hanno coronato con altrettante segnature i primi due possessi mentre i Ravens, nonostante la buona volontà, non riuscivano a macinare yard con il reparto offensivo e dopo il calcio d’inizio degli ospiti, erano costretti al punt d’allontanamento. Brancaccio in entrambe le occasioni si “beve” tutta la difesa avversaria, seguendo i blocchi della sua guardia Mattia Panti, e il primo quarto si chiude sul 0-14. Nel secondo quarto ancora Dolphins a segno, in fotocopia, sempre con Brancaccio, e con un fumble degli avversari, ritornato in touchdown per 60 y da El Mechri si va sul 0-28. Prima dell’intervallo lungo un acuto dei Ravens, e un paio di placcaggi “lisciati” dai difensori anconetani, si va al meritato riposo sul punteggio di 8-28.
Nel terzo quarto GLS Dolphins ancora a segno, questa volta con Gatto, con la trasformazione che non va a segno, e punteggio di 8-34.
In chiusura tocca questa volta al QB Bugatti, direttamente su corsa personale, allungare ulteriormente, con lo stesso Bugatti che si incarica di mettere a segno anche trasformazione addizionale per il definitivo 8-42 che manda tutti a fare la doccia… anzi no, non funzionava neanche quella.
In regular season, la compagine guidata da coach Andrea Polenta, al suo esordio come capo allenatore, si è inchinata solo al cospetto dei Warriors Bologna, mettendo tra l’altro in seria difficoltà, nel return mach, la più esperta formazione avversaria, dopo il cappotto subito a Bologna con un rotondo 50-0 assolutamente da dimenticare, perdendo tra le mura amiche del Mandela, d’un soffio.
Ora la formazione marchigiana alla luce dei risultati conseguiti ha preso coscienza delle proprie possibilità e può risultare un avversario ostico per chiunque, e da domenica prossima non sarà più concesso commettere errori. Dentro o fuori, questo sarà il verdetto del campo.