L’ANALISI DELLA SCONFITTA CONTRO I SEAMEN

A qualche giorno dalla sconfitta rimediata sabato scorso in casa contro i Seamen Milano che ha portato i GLS Dolphins Ancona alla prima pausa di campionato all’ultimo posto in classifica siamo qui per analizzare questo inizio di campionato ed in particolare l’ultimo match.
Ultimi per risultati ma non proprio per quanto espresso, se si eccettua il drammatico secondo tempo giocato contro i Ducks Lazio.
Siamo tuttavia qui con coach Roberto Rotelli per discutere del match contro i Seamen.
Coach cosa dire della sfida contro i Seamen e di questa prima parte di campionato?
«Se osserviamo il calendario vediamo che non è stato tenero con noi. Abbiamo avuto alle prime tre giornate tre semifinaliste del campionato scorso, compresi i Seamen Milano campioni d’Italia e imbattuti nel Bel Paese da quasi due anni. Dovevamo perdere senza una chance. Vittime sacrificali designate. E invece, pur perdendo, non è stato così. Abbiamo venduto cara la pelle».
Nello specifico contro i Seamen?
«Contro Milano sono rimasto molto soddisfatto dell’aspetto psicologico dimostrato dai miei ragazzi. Venivamo da un drammatico secondo tempo contro i Ducks. Avessimo mollato contro i Seamen chissà quanti punti avremmo preso di distacco. E invece abbiam chiuso il primo tempo 6-7. Impossibile fermare quel fuoriclasse di Xavier Mitchell a quanto pare. Ma coi Seamen in se abbiamo tenuto e ce la siamo giocata alla pari. Nel secondo tempo abbiamo concesso ancora un po’, un po’ di più e, tra gli altri, lo stesso Mitchell ci ha punito nuovamente. Ma ripeto risultato a parte sono soddisfatto perché abbiamo tenuto bene psicologicamente».
E’ questo il punto da cui ripartire dopo la pausa?
«Esatto. Crederci sempre e mettere a frutto tutte le nostre qualità, continuando a limare errori e carenze che la squadra ha». Tipo? «Con Davide Gatto infortunato il fratello Samuele ha fatto un eccellente lavoro. Ma dobbiamo complessivamente migliorare i giochi sulle corse. Dobbiamo mostrare meno prevedibilità. Idem gli special team. Troppi errori. Vanno migliorati e ci riusciremo». E in difesa? «A parte l’esserci scoperti sul touchdown di Mitchell nel secondo tempo non ho trovato grandi sbavature».
I giovani crescono bene…
«Migliorano di partita in partita e han sempre più esperienza e confidenza. Ha debuttato anche Karim Giardinieri, ha solo sedici anni. Non so se mi spiego. Sono un’influenza positiva per tutta la società questi ragazzi che vengono bene istruiti anche dai compagni più navigati ed esperti».
Tra due settimane saremo in scena a Bologna contro i Warriors.
«Sono una squadra molto solida con un mix di giovani ed esperti molto interessante. Sino ad ora, credo causa infortuni, hanno centellinato le presenze degli americani. Non sarà facile ma ribadisco, allenarsi tanto e presentarsi alla sfida nella miglior condizione fisica e mentale sarà indispensabile».

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