È IL TURNO DI QUARTERBACK, RICEVITORI E TIGHT END

Terza puntata nella presentazione del roster dei GLS Dolphins Ancona per la stagione 2020.

Oggi è il turno dei quarterback e, uniti in un’unica categoria, ricevitori e tight end.

Le regole sono sempre le stesse: l’head coach Roberto Rotelli presenterà ogni giocatore. Alla fine gli assistant coach dei ruoli in questione diranno la loro sui loro ragazzi. Doppio lavoro dunque oggi per Rotelli che allena nello specifico anche i tight end.

Quarterback:

Nelson Hughes: “Riconfermato dopo le buone impressioni dello scorso anno. Velocità e predisposizione al lavoro con il team sono le sue armi migliori”.

Raffaele Rotelli: “Viene dalla under 19. Verrà impiegato come backup. Previsto il suo utilizzo anche in difesa, vista la sua predisposizione e la conoscenza del gioco nonostante la giovane età”.

Lorenzo Cilla: “Proviene dalla under 16. Alla prima esperienza con la prima squadra. Crescere dietro il quarterback USA non potrà che giovargli. Sempre disposto ad apprendere per migliorarsi dopo la buona prova nello scorso campionato di U16”.

Wide Receiver & Tight End

Samuele Brunetti: “Proveniente dalla U16, dove ha primeggiato, ottimo prospetto futuro, impiegato come TE”.

Teo Flamini: “Anno il 2020 dove sta dando continuità e decisi segni di miglioramento. Rapido e veloce”.

Emanuele Gianfelici: “Ragazzo che si mette sempre a disposizione, già coach della U16. Si sta allenando bene per emergere in questa stagione”.

Riccardo Gianfelici: “Sulle orme del fratello. Migliorerà di più se darà continuità al lavoro sul campo”.

Karim Giardinieri: “Ottima la sua stagione in U19 sia in attacco che in difesa. Coriaceo, giovane, verrà usato sia come ricevitore interno che come tight end”.

Manuel Nemo: “Atleta proveniente dal decathlon, dotato di mezzi tecnici importanti che vanno adattati al football. Velocità esplosiva”.

Simone Ragnetti: “Ottime mani, piccolo e veloce, ritorna in attacco dopo un trascorso tra i DB, da il suo contributo anche negli special team”.

Chester Zoppi: “Al suo rientro dopo una parentesi all’estero. Saprà superare gli acciacchi di questo inizio stagione. Punto di forza”.

Mejdi Soltana: “Nonostante non abbia ancora 30 anni è uno dei veterani. Difficile farne a meno. Per esigenze di lavoro e tempo, viene impiegato principalmente in attacco e su tutti gli special team. Veloce e dotato del colpo da ko che solo i campioni hanno”.

Ed ora spazio a Loris Aquinati che oltre ad essere l’offensive coach allena quarterback e ricevitori.

Loris come spesso accade i Dolphins confermano il proprio quarterback americano. E’ accaduto anche con Nelson Hughes. Come mai?
«Siamo sulla stessa lunghezza d’onda e ci intendiamo a meraviglia. Umanamente è un ottimo ragazzo. Lo scorso anno ha fatto crescere molti giovani ricevitori andando loro incontro. Era la scelta più logica da fare. Avrà un anno in più di esperienza. Il suo ottimo lancio, preciso e calibrato, mai eccessivo, ci sarà di indubbio aiuto».
Dietro di lui due giovani ragazzi promettenti.V
«Esatto. Sia Raffaele Rotelli che Lorenzo Cilla avranno modo di fare esperienza in prima squadra e imparare molto da Nelson».

Per quel che riguarda i ricevitori invece?
«Abbiamo a disposizione molti elementi. Tutti giovani ragazzi. I più attesi al definitivo salto di qualità. Molti, che negli scorsi anni han avuto poco spazio, quest’anno avranno più chance di mettersi in mostra visti i progressi messi in mostra in allenamento».
Novità?
«Eccome. E’ tornato Chester Zoppi, Fiorenzo Ruggio ci ha detto che proverà ad esserci compatibilmente con gli impegni di lavoro. Attendiamo anche il ritorno di Antonio Nocera. Vedremo. Terminati gli studi è tornato Riccardo Petrilli che, come Simone Ragnetti, passeranno dalla difesa all’attacco. E non dimentichiamoci di Zac Quattrone. Insomma ad ogni gioco avremo molta gente su cui contare, con le più disparate qualità».

E infine due parole sui tight end da parte di Coach Rotelli: «I nostri tight end saranno Henry Poggi ed i giovani e validi Karim Giardinieri e Samuele Brunetti. E’ un ruolo a mio modo di vedere sempre più importante e strumentale alla vittoria nel football moderno. Lo dicono i numeri, i trofei vinti. Dalla NFL al campionato italiano. Chi ha ottimi tight end vince i campionati. Ci proveremo anche noi a sfruttarli per andare il più lontano possibile».

(FOTO DARIO FUMAGALLI)

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