Una splendida serata all’insegna dello spirito più sano del football: solidarietà, amicizia, fratellanza, condivisione. Ieri sera allo Stadio Dorico si è svolta la prima edizione del “Dolphins Memorial”, manifestazione fortemente voluta dai giocatori e dai dirigenti storici dei Dolphins Ancona per ricordare e celebrare nel miglior modo possibile i compagni che negli anni sono prematuramente scomparsi. Fabio “MIscia” Di Benedetto, Claudio “Mitico” Brilli, Marco “Fulmine” Ferretti, Vittorio “Vic” Sargiacomo, Saleh “Mexico” Moussa, Maurizio “Biscottò” Bisconti, Gianluca Avanzi ed Emanuele Craia sono stati ricordati da Padre Enrico Matta, cappellano dell’Ospedale Regionale di Torrette ed ex giocatore di football, ognuno di essi con un intervento di un compagno e con la consegna di una targa ricordo ai loro familiari. Momenti di commozione, abbracci, qualche lacrima e molti groppi in gola, ma anche risate, aneddoti, ricordi e promesse di futuri incontri. Forte il significato e il senso di ciò che è stato il football ad Ancona, come ben raccontato da Luca Bargilli, storico presidente dei Dolphins anni ’80: “siamo stati uno splendido laboratorio sociale, nei primi anni ’80 abbiamo rappresentato una rappacificazione sociale tra esponenti di ogni ideologia, impegnati prima in battaglie di piazza contrapposti tra noi. Ci siamo ritrovati su un campo da football a lottare insieme, costruendo un rapporto fraterno che dura da 30 anni”. Esempio rappresentato oggigiorno dall’integrazione tra ragazzi di ogni provenienza, cittadinanza e classe sociale.
Ragazzi della giovanile che per la cronaca si sono sfidati in una bella partita contro i pari età dei Crabs Pescara, impegnati a costruire la formazione che per la prima volta da molti anni il prossimo autunno prenderà parte al campionato nazionale Under 19. Formazione allenata da un personaggio che ha fatto la storia del football italiano come Aldo Stanzani e composta da giocatori provenienti dalle 3 franchigie abruzzesi (oltre ai Crabs anche i Goblins Lanciano e i Leones Poggiofiorito), di grande auspicio per lo sviluppo futuro del football in Abruzzo. Bella prestazione in campo, ovviamente meccanismi da rodare, ma grande impegno e volontà di tutti, con due ragazzi che lo scorso anno hanno disputato il campionato con la casacca dei Dolphins in bella mostra, Mattia Di Silverio e Daniele Schiavone.
In casa marchigiana, esperienza per tutti con grande turnover deciso dallo staff tecnico per permettere a ogni giocatore di assaggiare il campo e di cimentarsi sia in attacco sia in difesa, con alcune belle giocate nonostante si sia solamente agli inizi della preparazione. In attacco segnature di Filippo Burattini, Tommaso Mosca, Jerome Gbossa e Riccardo Petrilli (che ieri ha salutato i compagni, visto che è in partenza per un esperienza di un anno scolastico negli Usa, ndr) e in difesa solidi placcaggi di Tommaso Ripanti, Niko Naci, Nicolò Gambella e Michele Mazzarini. Buona la prestazione delle linee con Filippo Lombardi, Giorgio Arone e Tommaso Sallei impegnati in doppio ruolo.
La partita ha visto i Dolphins aggiudicarsi il trofeo, ma in fondo non è questo che contava. Football giocato, commemorazione e poi gran momento conviviale con il concerto dei QUT! e gli immancabili stand gastronomici, “colpevoli” di aver elevato un pochino l’ebrezza dei presenti che a tarda notte si sono cimentati in una accesa partita “amarcord” tra vecchie glorie sul terreno del Dorico che li vedeva protagonisti 30 anni fa, oggi con qualche chilo in più e qualche capello in meno. Ma anche questo testimonia dello spirito del football: solidarietà, amicizia, fratellanza e condivisione.