A pochi giorni dall’inizio del campionato è giunto il momento di sentire la voce della società tramite i pensieri e le parole del direttore sportivo Marco Olivieri.
Olivieri che campionato sarà quello di massima divisione del 2019 per i GLS Dolphins Ancona?
«Speriamo bene» inizia sorridendo il DS prima di farsi serio e proseguire «Scherzi a parte ritengo che le premesse per comportarci bene ci siano tutte».
Meglio dell’anno scorso?
«La squadra ha aggiunto un po’ di qualità e chili nelle linee che era quello che ci era mancato nel 2018. Molti ragazzi hanno dato tutto per ricoprire quel ruolo che non era il loro per caratteristiche fisiche e tecniche e non possiamo che ringraziarli. Ma avere gente specifica sarà differente».
Linee a parte?
«Dovremmo vedere se i sacrifici fatti dalla società per rendere i Dolphins più competitivi daranno i loro frutti. Questo al netto dei tanti ragazzi che per scelte professionali hanno dovuto, quantomeno momentaneamente appendere il casco al chiodo. Mi riferisco in particolare ai ricevitori. Sono andati via in tre e la loro esperienza si sentirà in campo come nello spogliatoio. I ragazzi che li andranno a sostituire sono tutti giovani bravi e pieni di entusiasmo. Si faranno mano a mano ma la mancanza di chi è andato via si sentirà».
Sono arrivati alcuni giocatori di esperienza
«Non possiamo negare che la fine del progetto Uta Pesaro ci abbia agevolato. Abbiamo potuto pescare bene da loro. Idem con i Crabs Pescara. Hanno purtroppo alzato bandiera bianca ed anche dall’Abruzzo giungerà una folta pattuglia di atleti entusiasti. Alcuni sono di ritorno e ciò non può farci che piacere».
La under 19 bi-finalista di categoria è tutta in prima squadra
«Sì. Tantissimi giovani. Ma chiamare alcuni di loro giovani comincia ad essere riduttivo. Certo lo sono come carta d’identità. Ma in molti hanno ormai molte partite in prima squadra ed il cammino percorso in questi due anni per giungere agli Youth Bowl li ha temprati. Sanno cosa sia la pressione, i momenti difficili. Tutto fa esperienza».
Un giudizio complessivo sul roster
«Quanto già detto descrive un giusto mix tra giocatori giovani e di esperienza. Avremmo ricambi e scelte meglio distribuiti rispetto allo scorso anno. Il roster non è cortissimo e come già detto ne ha guadagnato la quantità come la qualità».
Uno sguardo al campionato e agli avversari invece?
«Debuttiamo subito contro i Panthers Parma che come sempre è una delle favorite per giungere al Super Bowl. Come ha già detto Coach Roberto Rotelli la regular season, essendo strutturata su solo otto partite, sarà un continuo scontro diretto come se si fosse già ai playoff. Rispetto alla passata stagione auspico che la fortuna ci assista e quindi di avere molti meno infortuni. Una cosa che ci ha condizionato non poco».
Già che ha iniziato il discorso, chi vede come favorite?
«Seamen Milano, Giants Bolzano e la già citata Parma su tutte. Poi, dietro di loro, c’è posto per tutti. I Ducks Lazio si sono rafforzati tanto così’ come i Guelfi Firenze. I Lions Bergamo sono sempre loro, guai a sottovalutarli. I Giaguari Torino si sono ringiovaniti molto, occhio quindi alla loro voglia di fare. I Warriors Bologna tornano in prima divisione dopo anni di purgatorio in seconda e vorranno dimostrare di che pasta sono fatti con la loro tradizione e la loro tecnica. Non vedo una sola partita facile».
Quale sarà l’arma in più dei Dolphins per affrontare questo campionato equilibrato?
«La società ha fatto il massimo per prendere quanti più giocatori possibili da fuori provincia. Ritengo però che l’arma in più sarà Coach Rik Parker. Ha esperienza da vendere e sarà un enorme supporto al già qualificato staff di tecnici e giocatori di cui i Dolphins dispongono».