Prima partita in casa e prima sconfitta stagionale per la under 19 dei GLS Dolphins Ancona. 6-27 il risultato con cui le Aquile Ferrara sabato sera hanno battuto i giovani dorici al Nelson Mandela.
Aquile molto solide e ciniche. Brave a far valere il proprio collettivo come le proprie individualità contro dei Dolphins in parte decimati dagli infortuni che hanno afflitto un roster già corto di suo, e in parte non molto precisi in determinati momenti chiave della partita.
Ne è così uscito un punteggio ed un andamento che hanno reso il match mai in discussione e sempre in solide mani ducali. 0-13 nel primo tempo e unico touchdown dorico giunto su una corsa del quarterback Valentino Rotelli nell’ultimo quarto di gioco quando il punteggio era già di 0-27.
Sbaglia tuttavia chi pensa ad una prestazione disastrosa degli anconetani. Bene in difesa, molto meno in attacco, ma comunque nel complesso incapaci di arrestare una mini corazzata quale è quest’anno la franchigia dei Duchi. A sottolineare ancora di più la splendida prestazione dei ferraresi corre in aiuto anche la statistica: L’under 19 dorica non perdeva in regular season dal 19 novembre 2017 quando I Warriors Bologna si imposero al Mandela per 16-23.
Ma lasciamo l’analisi della partita a due dei protagonisti delfini.
Coach Andrea Polenta: «Abbiamo affrontato una squadra completa. Ragazzi atletici, dotati di buon fisico, ben messi in campo tatticamente ed in cui spiccavano molte individualità. Con il loro gioco ci hanno messo costantemente in difficoltà e per noi è stato impossibile fare molto di più. Faccio i miei complimenti all’Head Coach Zucchelli per come ha lavorato».
Cosa è mancato? «E’ mancato senza dubbio l’attacco più che la difesa. E siamo mancati anche noi dalla sideline. Soprattutto ritengo non siamo stati in grado di essere decisivi in determinati momenti chiave della partita, quelli che avrebbero potuto svoltarla. Ma anche qui molto del merito è delle Aquile che contenendoci non ci han permesso di esprimere al meglio tutte le nostre potenzialità, il gioco che di solito sappiamo svoluppare. Faccio invece i complimenti alla difesa che ha contenuto al meglio l’esplosivo attacco emiliano. E’ la prima volta in stagione che scendono sotto i 53 punti realizzati. Gliene abbiam fatti fare meno della metà».
Insomma quando si trova un avversario più forte occorre ammetterlo senza gettare la croce addosso su nessuno. «Esatto. Abbiamo commesso pochi errori, nessuno davvero gravissimo. Ma a questi livelli, contro un avversario cinico, quando sbagli paghi. E loro han sbagliato meno di noi. Ma mi sento di fare i complimenti a tutti i miei ragazzi. Nessuno è mancato in impegno o volontà. Han datto tutto sul campo. Abbiamo concluso in pochissimi causa altri due infortuni, Karim Giardinieri e Ralf Tagudin. I due verranno valutati in settimana».
Chi ancora una volta ha tirato fuori una prestazione monstre è stato Rahmi El Mechri, già linebacker della nazionale under 19, spesso in campo nella prima squadra dei Dolphins e da quest’anno scopertosi anche un eccellente running back. Rahmi dicci qualcosa su questa sconfitta contro le Aquile: «La partita è stata dettata dalla forza degli avversari e dai troppi errori che abbiamo compiuto. Al ritorno sarà una partita più combattuta. Faremo frutto di quanto abbiamo sbagliato e cercheremo di non ripeterci, ma di migliorarci. Alla fine anche questo è disciplina».
Stai andando molto bene come running back. Come lo sei dventato? «E’ stata una questione di necessità. Coach Polenta mi ha chiesto di provarci. Io ero contento. Mi sto trovando veramente bene in questo ruolo. Amo fare il linebacker ma mi piace moltissimo anche fare il running back. Mi piacerebbe proseguire anche in questo ruolo. Ma decideranno i coach sono a loro completa disposizione. Quando serve sono sempre qua pronto a dare una mano».
Nell’altra partita del girone D invece i Ravens Imola han fatto valere il fattore campo contro i Vipers Modena vincendo 52-44.
E proprio i modenesi saranno di scena al Mandela sabato prossimo, 16 novembre, alle ore 20 contro i Dolphins U19 in cerca di riscossa.
(FOTO INNA BEREZANSKAYA)