Trecentoquindici studenti, quattordici squadre, tre classi vincitrici. Sono questi gli straordinari numeri del torneo di flag football scolastico svoltosi giovedì e venerdì scorsi alle medie Donatello di Ancona.
Flag Football. Una disciplina ancora di nicchia ma in rapida e continua espansione come attività sportivo-educativa se si pensa che nell’anno 2019-2020 saranno oltre settanta le classi che lo giocheranno sfasate per tutta la regione Marche.
Il campionato della settimana scorsa era inquadrato nell’ambito del progetto “Tutti in campo” voluto e promosso dall’ufficio scolastico regionale. Fautrice massima dell’evento Roberta Evangelista, insegnante di educazione fisica delle Donatello che da anni ha sposato la causa del flag football e due settimane fa è stata insignita del premio di Educatore Sportivo 2019 dal CONI Marche. «Sono contenta che il torneo abbia avuto successo. Ringrazio pertanto la dirigente scolastica Maria Alessandra Bertini e i dirigenti delle attività sportive scolastiche regionale e provinciale, Marco Petrini e Paola Tedde. Nonché i GLS Dolphins Ancona senza il cui aiuto e contributo non avremmo potuto fare molto».
Tante erano le classi ed i partecipanti che il torneo si è dovuto svolgere in due giorni. «Gli alunni –prosegue la professoressa- sono stati straordinari. Han mostrato la giusta vivacità ed han giocato tutti nel rispetto delle regole e degli avversari con una gran voglia di far bene e vincere. Chi non è potuto scendere in campo si è prodigato come segna punti, segna tempo, aiuto arbitro. Nessuno è rimasto escluso». L’inclusione di tutti è una delle principali caratteristiche che rende il flag football perfetto per dei ragazzi in via di formazione, ma non l’unica. «Questo sport –spiega la Evangelista- riesce a sviluppare tutte le principali funzioni motorie dello studente e favorisce la socializzazione non facendo distinzione tra maschi e femmine. Sono tutti lì a giocare assieme. La presenza degli schemi sviluppa anche l’intelligenza del ragazzo. Infine –conclude la prof- rispetto al football americano tradizionale nel flag sono vietati i contatti e dunque gli infortuni sono pari a zero. Per fermare un avversario occorre solo portargli via il fazzoletto che ogni giocatore ha alla cintola». L’integrazione sociale di cui parla la professoressa ad inizio frase ha visto il suo picco massimo con la presenza in campo di un ragazzo con evidenti disabilità che non solo non ha sfigurato, ma ha addirittura portato la sua squadra a trionfare. A proposito. Quali classi han vinto? Onore e gloria hanno arriso alla 1D, alla 2A e alla 3B. Toccherà a loro partecipare alle fasi provinciali ad aprile. Un bravo a tutti gli altri.
«Quanto visto oggi è impressionante –spiega Lorenzo Evangelisti, giocatore dei GLS Dolphins Ancona e responsabile da due anni del progetto “Dolphins nelle scuole” che nel torneo ha svolto la funzione di arbitro e coordinatore- non riuscivo a credere ai miei occhi. Mai vista una organizzazione e una preparazione così. Ogni squadra è venuta già sapendo cosa doveva fare. Sapevano le regole, avevano la propria maglietta di colore differente dalle avversarie. Anche il nostro supervisor coach, l’americano Rik Parker che viene da dieci anni di lezioni di football in Svezia, ha detto di non aver mai visto niente di simile». I tornei proseguiranno ora negli altri istituti, si spera con al stessa intensità e partecipazione sempre con il supporto dei Dolphins Ancona.