Termina con una perentoria sconfitta la stagione 2021 della prima squadra dei GLS Dolphins Ancona. Un 42-0, quello rimediato a casa dei Seamen Milano sabato pomeriggio che racconta perfettamente la partita.
Al Vigorelli non vi è stata gara. Al primo quarto il risultato era già 14-0 per i milanesi che nel secondo hanno dilagato portando lo score sul 35-0. Punteggio sufficiente a far entrare la mercy rule. Il cronometro cioè non si ferma più ed il tempo scorre sempre. E così il risultato al fischio finale è stato di 42-0.
Si sapeva che sconfiggere i Seamen, per giunta a casa loro, era un’impresa ai limiti dell’impossibile e così è stata.
Ai playoff, oltre che i Panthers Parma ed i Seamen Milano, accedono i Ducks Lazio ed i Guelfi Firenze. Complimenti a loro.
Davvero null’altro da aggiungere a livello di cronaca e quindi spazio alle riflessioni di coach Roberto Rotelli:
«Il punteggio parla chiaro. Non vi è stata partita. Poco altro da aggiungere. I Seamen si sono rivelati quell’avversario imbattibile che tutti conoscono e non hanno nemmeno rinunciato ai titolari optando per cambi tecnici strategici. Niente spazio alle seconde linee così, tanto per far riposare tutti. Tutto studiato. Hanno onorato la partita fino all’ultimo secondo e mi dispiace che alcuni loro ragazzi si siano infortunati durante il match. Altresì sono felice che per il nostro Karim Giardinieri, uscito in ambulanza e sottoposto a controlli al pronto soccorso, si sia trattato solo di un brutto spavento o poco più».
Qualcosa di buono si è visto da parte delfina?
«Abbiamo provato a tenere su la partita nel primo quarto, ma quell’intercetto ci ha tolto speranze e forza di reagire. La partita da quel momento è stata una discesa per loro e una salita insormontabile per noi».
Spiace per non essere andati ai playoff.
«Certo, ma tanto avremmo incontrato Seamen o Panthers e quindi saremo stati punto e a capo. Scherzi a parte, quel che è vero, è che se i playoff li abbiamo persi con le sconfitte casalinghe contro Warriors Bologna e Guelfi Firenze la settimana scorsa. Avversari più alla nostra portata. Di certo non abbiamo perso nulla contro i marinai di Milano».
La stagione è comunque da considerarsi positiva.
«Quello sì. E non potrebbe essere diversamente. Poi chiaro che dopo ogni sconfitta dispiace ma occorre guardare l’intero quadro e la stagione è quanto mai positiva. Nessuno poteva immaginare che saremmo arrivati all’ultima di campionato a giocarci i playoff. Molti giovani sono cresciuti. Tutti si sono divertiti. I ragazzi e tutti noi coach con loro, abbiamo cantato e ballato prima della partita come dopo la partita nonostante il pesante passivo subito. E sapete perché? Non certo per superficialità. Ma perché ci siamo divertiti durante l’anno. Sempre e comunque. Gli americani per dire, resteranno qua fino a fine giugno perché ad Ancona si sta troppo bene ed il mare è una favola. E poi le amicizie. Tutto conta. Se proprio devo esprimere un rammarico c’è quello che abbiamo iniziato la stagione in 47 e ci siamo presentati a Milano in 27, tra infortuni e impegni di lavoro. Ma a quanto pare è la nostra natura. E come ho già ribadito altre volte, è stato un campionato molto duro sotto il piano organizzativo. Tamponi periodici, tamponi prima della gara, utilizzo spogliatoi complicato. Un grazie di cuore alla società e agli sponsor che non ci hanno mai fatto mancare nulla. Così come a tutti i coach e allo staff che ha lavorato sempre e comunque. Ero e resto convinto che si siano poste delle basi importanti per il futuro dei Dolphins Ancona».
E adesso?
«Da parte nostra proseguiranno gli allenamenti il lunedi e il mercoledì. Saranno con la formula open days. Chiunque vorrà potrà venire a provare che cos’è il football americano».